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Campofilone



È posto, come scriveva Piovene, in un punto in cui il mare, campagna e collina selvaggia e boscosa si incontrano in una sintesi di rara bellezza. Nel medio evo si chiamava “Campus” (campo di tintori) sottolineando la particolare attività artigianale della zona. Fu feudo farfense e l’Abbazia ne fece uno dei centri più importanti. Nel 1342 si dà propri Statuti ed il comune viene amministrato con podestà ed un castellano. Conserva resti del Castello medievale, il maestoso arco gotico, una cisterna romana, residenze rurali del sec. XVI e un casino di caccia coevo. Da visitare la Chiesa Abbaziale di S. Bartolomeo ove si conservano (nell’abside) affreschi del Fontana (1504-1505). Campofilone va nota per i suoi maccheroncini che vengono esaltati nel corso di una rinomata Sagra nazionale (prima decade d’agosto). Nella pantagruelica “spaghettata” si sottolineano le caratteristiche di pasta pregiata (uova) e la digeribilità (taglio a capello d’angelo) che ne fanno un piatto veramente eccezionale.

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