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Falerone



Siamo nel 90 a.C. ai piedi del Monte Falarinus: gli abitanti di Falerone sono schierati con l’esercito italico guidato da Gaio Vidacilio, Tito Lafrenio e Publio Ventidio contro le truppe romane di Pompeo Strabone. Il combattimento E’ strenuo, alla fine i romani volgono in fuga. Falerone, o meglio Falerio Picenus, entra nella storia. All’ingresso di Falerone, nei primi anni ‘60 emersero i resti di una necropoli; accanto agli scheletri, tornarono alla luce vasellami ed armi. L’antico teatro romano, E’ del primo secolo a.C. Stupenda e solitaria E’ la chiesa di San Paolino (XIII sec.), severo lo stile romano-gotico che la contraddistingue. Sul “Monte” il nobile palazzo Emiliani sede del Municipio, e la chiesa parrocchiale. Scendendo siamo in pieno 1400. Al centro della piazza un pozzo, da un lato la grandiosa chiesa di San Fortunato, iniziata alla fine del Duecento, ricca di un antico portale del 1440, della statua lignea del Santo e di una tavola di V. Crivelli; dall’altro, la stupenda quattrocentesca Loggetta dei Mercanti. Alcuni pezzi del museo archeologico antiquarium sono stati inviati al Louvre di Parigi e nei Musei Vaticani. Falerone E’ oggi famosa anche per la produzione di cappelli di paglia.

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