Montedinove
Sorge sulla cima più elevata di quella catena di colli compresa tra le fertili valli dell’Aso e del Tesino, che dai piedi del monte dell’Ascensione giunge, senza soluzione di continuità all’Adriatico. Sorto verso la fine del secolo Vl, successivamente alla invasione longobarda. Della vecchia cinta muraria rimangono resti di mura e torrioni, oltre alla Porta della Vittoria, tuttora abbastanza ben conservata. Da vedere Chiesa Priorale di S. Maria De’ Cellis, convento francescano di S. Tommaso di Canterbury del 1620; Il Palazzo Comunale è di originale architettura composita, con porticato a triplice arco; due a tutto sesto ed uno a sesto acuto. La torre è in aggetto con doppio campanile a vela. Fra i Montedinovesi illustri vanno ricordati in modo particolare: il poeta settecentesco Ignazio Erei; i Pasqualini, fonditori di campane; i Del Duca editori; e gli architetti Pietro e Carlo Maggi (rispettivamente zio e nipote), svizzeri di nascita e montedinovesi di adozione.
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